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"Orgogliosi del lavoro svolto, ma ora accelerare". Meloni traccia la strada sul Pnrr

Con l'approvazione della richiesta di pagamento della quinta rata, l'Italia avrà conseguito 113 miliardi di euro, pari a oltre il 58% dei 194,4 miliardi di euro stanziati in sede europea per il Pnrr

"Orgogliosi del lavoro svolto, ma ora serve un'accelerazione". Meloni traccia la strada sul Pnrr

Giorgia Meloni, orgogliosa dei risultati ottenuti sul Pnrr, sprona tutta la squadra di governo a non allentare la presa proprio sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: "Il lavoro non è finito, abbiamo ancora molto da fare, ma i tanti obiettivi centrati finora ci rendono fieri e ci incoraggiano a dare sempre di più. Nell'interesse dell'Italia e degli italiani", scrive il presidente del Consiglio nella premessa alla "Quarta relazione sullo stato di attuazione del Pnrr", che è stata esaminata oggi durante la cabina di regia a Palazzo Chigi presieduta dal ministro degli Affari Europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto. L'attuazione del Pnrr porterà il governo nel 2024 a misurarsi "con il conseguimento dei 39 obiettivi e traguardi associati alla sesta rata, pari a 9,6 miliardi di euro, e dei 74 obiettivi e traguardi connessi alla settima rata, pari a 19,6 miliardi di euro".

I risultati rivendicati da Meloni

Meloni rivendica la revisione del Pnrr, fortemente voluta dal governo e condivisa con la Commissione europea, e questo consente "di rinnovare e ampliare l'ambizione del piano, aggiornando gli investimenti e le riforme al mutato contesto internazionale. Questo significativo passaggio di discontinuità non ha impedito al Governo di procedere nell'attuazione del Piano, secondo i tempi stabiliti". Per questo l'Italia ha regolarmente ricevuto "il pagamento della terza e della quarta rata, corrispondenti rispettivamente a 18,5 e 16,5 miliardi di euro". La premier rivendica quindi due fondamentali risultati che hanno consentito all'Italia di ricevere 102,5 miliardi di euro sui 194,4 complessivi. Il quarto obiettivo raggiunto è stata la presentazione, per primi tra tutti gli Stati membri dell'Unione europea, della quinta richiesta di pagamento per 10,6 miliardi di euro. Risultato reso possibile dal tempestivo conseguimento dei 52 obiettivi e traguardi previsti".

La leader di Fratelli d'Italia è assolutamente convinta che l'esecutivo saprà farlo al meglio "solo se continueremo a interpretare questo impegno come un lavoro di squadra, determinando un'accelerazione decisiva per l'incremento della spesa delle risorse stanziate e per la rapida implementazione delle nuove misure inserite nel Piano". Si tratta di "un lavoro di squadra, che sarebbe impossibile senza la capacità, la determinazione e la competenza dei tantissimi servitori dello Stato che ogni giorno fanno il loro dovere nelle Amministrazioni centrali e negli Enti locali". A questi, aggiunge la premier, "va il mio più grande ringraziamento, perché senza di loro il Governo non avrebbe potuto raggiungere i risultati che ha ottenuto", conclude Meloni.

Fitto: "Al lavoro per la sesta e settima rata"

"Quello appena trascorso è stato un semestre di intensa attività, iniziato con l'avvio delle interlocuzioni per la revisione del Piano, proseguito il 9 ottobre con il pagamento della terza rata, l'8 dicembre con l'approvazione finale del nuovo Pnrr da parte del Consiglio dell'Unione europea, il 28 dicembre con il pagamento della quarta rata ed il 29 dicembre con la presentazione formale della richiesta di pagamento della quinta rata". Così il ministro Fitto nella prefazione della relazione. "Con l'approvazione della richiesta di pagamento della quinta rata - prosegue - l'Italia avrà conseguito 113 miliardi di euro, pari a oltre il 58% dei 194,4 miliardi di euro stanziati in sede europea per il Pnrr". Il Piano comunque non può concedere soste "in quanto richiede un costante lavoro e monitoraggio, per la concreta messa a terra di tutti gli investimenti e delle riforme previste. Nei prossimi mesi completeremo la fase di verifica del raggiungimento degli obiettivi della sesta e della settima rata".

La spesa dei fondi del Pnrr

La quarta relazione semestrale sullo stato di attuazione del Pnrr indica che, al 31 dicembre 2023, l'Italia aveva ottenuto 101,93 miliardi di euro, corrispondenti a circa il 52% del totale del Pnrr, comprensivi del prefinanziamento iniziale. In base ai dati del Ministero dell'Economia e delle Finanze - che assicura il monitoraggio e il controllo finanziario - le spese sostenute risultano pari a circa 45,6 miliardi di euro. "Considerando solo le misure confermate nel Pnrr a seguito della revisione del Piano, la spesa si attesta a circa 42,9 miliardi di euro - si legge nel testo del rapporto ufficiale -. Tenuto conto degli incrementi nelle risorse assegnate al Piano previsti dal Governo, le risorse totali ancora da spendere sono pari a 151,4 miliardi di euro".

In cima alla classifica dei ministeri per spesa complessiva al 31 dicembre 2023 c'è il dicastero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, con 14 miliardi. A seguire, il ministero delle Imprese e del Made in Italy, con 13,76 miliardi. Qua pesano i crediti d'imposta per le imprese e gli altri bonus erogati con meccanismi automatici.

Terzo, con 6 miliardi, il dicastero delle Infrastrutture e dei trasporti, che però è anche il primo per risorse totali da spendere: ben 33,78 miliardi (su 151,4 totali) entro il 2026.

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