Cronache

Ecco chi è il super generale per vincere la missione vaccini

Il generale sostituisce Arcuri come commissario per l'emergenza Covid. Un passato anche nelle missioni all'estero

Ecco chi è il super generale per vincere la missione vaccini

Con due mesi di anticipo rispetto alla scadenza dello Stato di emergenza nazionale, e a più di due settimane dal compimento di un anno esatto della sua nomina, il commissario straordinario per l'attuazione e il coordinamento delle misure sanitarie di contenimento e contrasto dell'emergenza epidemiologica Covid-19 Domenico Arcuri è stato sostituito dal generale di corpo d'armata Francesco Paolo Figliuolo. Arcuri era in carica dal 18 marzo 2020, ed il suo mandato, così come da legislazione vigente, sarebbe dovuto durare “fino alla scadenza dello stato di emergenza nazionale e delle relative eventuali proroghe” ovvero sino alla fine di aprile.

Il generale Figliuolo, nato a Potenza nel 1961, frequenta l'Accademia militare e diventa ufficiale di artiglieria da montagna. Svolge le primissime esperienze di comando presso il gruppo artiglieria “Aosta” di Saluzzo (Cn), per divenirne comandante, nella sede di Fossano (Cn), negli anni 1999-2000, periodo in cui conduce l’unità in missione in Kosovo. Successivamente diventa comandante del Primo reggimento di artiglieria da montagna di Fossano negli anni 2004-2005, mentre dal settembre 2009 all’ottobre 2010 ricopre l’incarico di vice comandante della brigata alpina “Taurinense” per assumerne poi il comando sino all’ottobre del 2011. Alterna ai precedenti periodi esperienze ad ampio spettro nei campi della formazione di base e avanzata degli ufficiali dell’Esercito, presso la scuola di applicazione di Torino, della pianificazione operativa e dell’addestramento in ambito Nato, presso il Joint Command South di Verona e, non ultimo, della logistica, ricoprendo le funzioni di capo ufficio logistico del comando delle truppe alpine ed in seguito quelle di capo ufficio coordinamento del Quarto reparto logistico dello Stato maggiore dell’Esercito, dove assumerà i successivi incarichi di vice capo reparto dal novembre 2011 all’agosto 2014 e capo Reparto dall’agosto 2015 al maggio 2016. Ricopre quindi, sino al 5 novembre 2018, l’incarico di capo ufficio generale del capo di Stato maggiore della Difesa, mentre il 7 novembre 2018 diventa comandante logistico dell’Esercito.

Il generale può vantare esperienza internazionale in ambito militare. È stato infatti comandante del contingente italiano in Afghanistan nell’ambito dell’operazione Isaf tra l'ottobre del 2004 ed il febbraio del 2005 oltre a essere stato comandante delle Forze Nato in Kosovo tra il settembre 2014 e l'agosto del 2015. Il generale Figliuolo è anche autore di articoli di analisi d’area e geopolitica per la pubblicistica specializzata della Difesa.

Il governo Draghi quindi non perde tempo e fa una mossa che tutti si aspettavano per dare una svolta alla lotta contro la pandemia da Covid-19: sostituire il commissario Arcuri che è stato uno dei principali fautori dell'attuale (e inadeguata) campagna vaccinale. La scelta di un militare si pone nel solco di quella fatta proprio per la distribuzione dei vaccini: la gestione della filiera logistica è infatti in mano alle Forze Armate che già lo scorso dicembre avevano individuato nell'aeroporto militare di Pratica di Mare, nei pressi di Roma, l'hub nazionale di gestione e smistamento dei vaccini.

Decisioni a dir poco scellerate, come quella di creare gli stand “primula” per la vaccinazione, con un costo non indifferente per l'erario, hanno sicuramente pesato sulla decisione di esautorare il commissario Arcuri. Il curriculum vitae del generale, poi, sembra adeguato al ruolo che gli è stato affidato avendo maturato una certa esperienza nella logistica, se pur militare.

La sua nomina potrebbe anche essere indicativa di una svolta proprio in funzione dell'accelerazione della campagna vaccinale, ovvero una possibile “militarizzazione” delle vaccinazioni sfruttando gli assetti e le infrastrutture delle Forze Armate.

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