Cronaca internazionale

Il dipinto e i fiori: il messaggio segreto di Xi agli Usa

Xi Jinping ha lanciato alla controparte statunitense dei segnali emblematici. All'apparenza invisibili, ma che, una volta decifrati, potrebbero rappresentare il vero punto di vista del gigante asiatico nei confronti degli Usa

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In occasione dell'ultima visita di Antony Blinken a Pechino, la seconda in neanche dieci mesi, la Cina ha inviato a Washington una serie di "messaggi in codice". Pochi li hanno notati, preferendo soffermarsi soltanto sul contenuto dei comunicati ufficiali diffusi dai due governi e sulle dichiarazioni uscite dalla bocca di Blinken e del leader cinese Xi Jinping. Eppure, il Dragone ha lanciato alla controparte statunitense dei segnali emblematici. All'apparenza invisibili, ma che, una volta decifrati, potrebbero rappresentare il vero punto di vista del gigante asiatico nei confronti del rivale occidentale.

Il messaggio della Cina

Prendiamo le foto dell'ultimo incontro avvenuto tra Blinken e Xi, e confrontiamole con quelle scattate in occasione del precedente faccia a faccia tra i due, risalente allo scorso giugno. Entrambi sono andati in scena all'interno della Sala Fujian della Grande Sala del Popolo a Pechino. Fin qui niente di strano, a conferma dell'importanza che il governo cinese ha attribuito alla circostanza. L'atmosfera era tuttavia ben diversa, così come erano cambiate sia le composizioni floreali dislocate al centro della stanza, sia il comportamento del leader cinese (un po' più scontroso rispetto al passato).

"Quest'anno è il 45esimo anniversario dall'avvio delle relazioni diplomatiche tra Cina e Stati Uniti - ha spiegato Xi al suo ospite - e i due Paesi dovrebbero essere partner, non rivali. Dovrebbero raggiungere entrambi il successo e non danneggiarsi a vicenda. Dovrebbero cercare un terreno comune, pur mantenendo le divergenze, invece di arrivare a una competizione feroce. Dovrebbero mantenere la parola ed essere risoluti nei fatti, invece di dire una cosa e farne un'altra".

In particolare, nei due meeting Xi sedeva a capo di un tavolo a ferro di cavallo, di fronte a un enorme dipinto raffigurante un paesaggio primaverile ambientato sui Monti Wuyi, montagne situate nella provincia del Fujian, in un'area famosa per ospitare la coltivazione del tè oolong. Blinken e la delegazione Usa erano invece disposti di fronte alle loro controparti cinesi. Il cambiamento più evidente riguardava i fiori posizionati nello spazio di accordo tra le rispettive delegazioni.

I segnali da non sottovalutare

Perché vale la pena concentrarsi sui fiori? Quando Xi e Blinken si erano incontrati dieci mesi fa, lo spazio tra i tavoli era occupato da fiori di loto rossi e boccioli bianchi. La settimana scorsa, in quella stessa posizione, non c'era alcun fiore colorato. C'erano altre piante: i croton da giardino. In Cina il loto simboleggia l'armonia (nella lingua cinese, tra l'altro, la parola utilizzata per indicare il loto è un omofono di quella usata per riferirsi all'armonia), rappresenta buona fortuna, ricchezza, amore e purezza. Al contrario, il croton (senza fiori) indica il cambiamento, l'incertezza, la trasformazione, la natura camaleontica.

Perché, in primavera, il governo cinese, sempre attento alle decorazioni in circostanze del genere, non ha accolto l'uomo inviato da Joe Biden con piante allegre? Semplice: perché in Cina ogni gesto racchiude un significato (quasi sempre ignorato dall'Occidente). Il croton, le cui foglie cambiano colore, potrebbero insomma indicare un cambiamento di opinione di Pechino nei confronti di Washington, o anche il fatto che la fiducia riposta da Xi negli Usa sia ormai terminata. Non è poi da escludere, come ha spiegato il sito Nikkei Asian Review, che l'incertezza del croton possa richiamare le sempre più imminenti elezioni presidenziali Usa.

Biden potrebbe infatti lasciare il posto a Donald Trump.

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