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Case green, cosa sono e come cambiano gli incentivi

Il consumo energetico dovrà subire una riduzione del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035 per il patrimonio residenziale

Case green, cosa sono e come cambiano gli incentivi

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La direttiva sulle case green è in dirittura d’arrivo. Martedì 12 marzo 2024 la Plenaria di Strasburgo è pronta a chiudere il percorso della revisione della Energy performance of buildings directive. Anche le case degli italiani subiranno alcuni cambiamenti. Ecco tutti gli aggiornamenti.

Il testo

Il 7 dicembre 2023 la riunione informale tra le istituzioni europee ha trovato un accordo. Il cammino legislativo non si concluderà con l'approvazione in Parlamento, infatti sarà necessario ottenere ulteriore ratifica formale da parte del Consiglio. Successivamente il testo sarà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea e diventerà effettivo dopo venti giorni. Ciò darà avvio a una fase di considerevoli investimenti per migliorare il patrimonio immobiliare in tutta Europa, con stime che indicano la necessità di circa 152 miliardi di investimenti annui per il rinnovo e l'efficienza energetica degli edifici. È importante notare che non sono previste nuove fonti di finanziamento legate a questa direttiva, i Paesi membri dovranno fare uso dei fondi già disponibili a livello nazionale ed europeo.

Effetti concreti dal 2025

Gli effetti concreti partiranno dal 2025. I Paesi membri dovranno mettere in atto piani nazionali di ristrutturazione con l’obiettivo di ottenere un parco immobiliare a zero emissioni entro il 2050. La nuova direttiva non si basa più su obiettivi uniformi per l'intera Unione europea, come nella sua prima versione che considerava le classi energetiche. Invece, consente ai singoli Paesi di sviluppare la propria programmazione in modo personalizzato. Ogni membro dell'UE elaborerà un piano con obiettivi nazionali e definirà i propri target, mentre la Commissione sovrintenderà alla verifica e all'attuazione di questi programmi.

Consumo energetico

Il consumo energetico dovrà subire una riduzione del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035 per il patrimonio residenziale. Le proposte del piano nazionale, inclusa quella dell'Italia, dovranno essere presentate entro il 31 dicembre 2025. Riguardo alle caldaie, a partire dal 2025, la direttiva vieta agevolazioni per quelle a combustibili fossili, come il metano, ma potrebbero essere mantenute per caldaie omologate per gas verdi come l'idrogeno o il biometano, secondo le future linee guida della Commissione.

La revisione delle agevolazioni per la casa, compreso l'ecobonus in scadenza nel 2024, potrebbe essere influenzata da questa nuova normativa.

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