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"Odiatori? Vanno curati". La Segre denuncia la nuova ondata di antisemitismo

Liliana Segre dal Memoriale della Shoah lancia l'allarme per le nuove forme di violenza contro gli ebrei e aggiunge: "Questo popolo continua a esistere". Piantedosi: "Può alimentare forme di terrorismo"

"Odiatori? Vanno curati". Segre denuncia la nuova ondata di antisemitismo

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Seminario di riflessione a Milano nel corso del convegno "Le vittime dell'odio", organizzato dall'Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori al Memoriale della Shoah, noto come "binario" 21 della Stazione di Milano. Questa mattina era presente anche il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, con la senatrice a vita Liliana Segre, che ha portato la sua esperienza di odio di ieri e di oggi. Ciò che sembrava essere solo un lontano ricordo, con il riacutizzarsi della guerra in Medioriente è tornato di strettissima attualità, quell'antisemitismo che sembrava debellato, ridotto comunque a piccoli ceppi isolati, è riesploso in tutta la sua forza come testimoniato dalla stessa senatrice.

"Ci vorrebbe un'equipe di medici che vada a chiedere agli odiatori perché augurano la morte a una a cui manca poco - come me - perché gli odiatori vanno curati", ha detto Segre rivolgendosi alla platea. "Ricevo minacce pazzesche e mi preoccupo di questi odiatori, perché io sono una mamma e una nonna e questi odiatori hanno problemi grandissimi: più che gli odiati dovrebbero essere protetti e curati gli odiatosi", ha proeguito la senatrice rimanendo più volte il concetto dell'intervento medico. Una iperbole da parte sua, certo, che però ben delinea quello che è il suo orientamento di pensiero. "Quando si sanno i nomi, è una preoccupazione della società. Quando ho fatto il vaccino (contro il Covid, ndr) mi hanno scritto come se fossi un untore", ha detto ancora la senatrice, che nonostante tutto non perde mai la sagacia: "Mi augurano la morte? Io risposto: 'Calma, ho 93 anni e mezzo'". Alla sua età, con la sua esperienza di vita alle spalle, spiega Segre, "ho visto tutto, come vuoi che abbia paura a uscire?".

Eppure, la comunità ebrea anche in Italia qualche preoccupazione in più ce l'ha da qualche mese a questa parte, proprio a causa delle intimidazioni. "Non mi aspettavo questa ondata di antisemitismo", ha ammesso poi, ricordando le peripezie storiche e bibliche del suo popolo. "Nonostante questo mondo intorno che ci accusa, nonostante millenni e secoli nell’indifferenza generale, questo popolo continua a esistere. Speriamo anche dopo questa ondata spaventosa di odio", ha detto tra gli applausi. E poi, Segre ci ha tenuto a fare una precisazione: "Gli ebrei italiani non c'entrano niente con le decisioni del governo israeliano, possono anche non condividerle possono non essere mai stati in Israele invece siamo accusati di cose che noi per primi non vorremmo".

E sul tema dell'antisemitismo è intervenuto anche il ministro Piantedosi, che ha snocciolato qualche dato, rivelando che "da ottobre abbiamo il 1000% di aumento di segnalazione di sentimenti d'odio. Abbiamo alzato le barriere ma il sentimento di antisemitimismo può alimentare forme di terrorismo".

Per altro, prosegue il titolare del Viminale, "nella discussione pubblica c'è una certa sottovalutazione. Non sono in discussione le critiche al governo israeliano, ma negare la parola a qualcuno, assaltare un obiettivo di matrice ebraica, è la cosa più sbagliata".

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